
A Verona i luterani acquisiscono il tempio cattolico (sconsacrato) di San Pietro Martire, ed è bagarre: riporta il Giornale che un gruppo di cattolici tradizionalisti estremisti ha criticato la scelta in modo piuttosto marcato, denunciando che «È uno scandalo che la chiesa sia stata consegnata agli eretici luterani, eredi spirituali del pugnale cataro che spense il martire». Sull’ignoranza storica dell’estensore è meglio stendere un pietoso velo, dato che risulta solo la punta di diamante di un movimento numeroso, secondo il quale il cattolico è cristiano, il non cattolico è un indefinibile “altro”.
Resta l’ironia della sorte: la chiesetta sorge nel luogo dell’abitazione di San Pietro Martire, che il Giornale ricorda come «prete, allievo di San Domenico, inquisitore degli eretici». Che destino: da persecutore ad anfitrione.