
Un lancio dell’AGI segnala che «L’ex componente di Prima Linea, Roberto Sandalo, arrestato dalla Digos in relazione a due attentati incendiari avvenuti… sarebbe stato legato al Fronte Cristiano Combattente. Una sigla che rivendicò un attentato incendiario messo a segno ai danni della sede di Islamic Relief, un’associazione che si occupa di raccogliere fondi per la causa musulmana, nell’aprile dell’anno scorso».
Una folgorante conversione dall’estremismo ideologico ateo all’estremismo cristiano integralista? Probabilmente no.
Non inganni infatti la dizione “cristiano”, i due movimenti hanno in comune qualcosa di fondamentale: la violenza come mezzo per arrivare a un fantomatico obiettivo.
Mutatis mutandis, si tratta di una scheggia degli anni Settanta arrivata fino a noi e opportunamente rivista nella vulgata corrente: ieri la copertura per esercitare la violenza era la lotta proletaria, oggi la difesa delle radici cristiane.
Certe persone, per sentirsi vive, hanno bisogno di combattere. Peccato che, pur di combattere, siano disposte a scegliere la parte sbagliata.