Deboli obiezioni

By 4 Febbraio 2008Media&Fede

«L’autonomia riproduttiva delle donne è uno dei diritti umani fondamentali e non si possono obbligare le donne ad avere figli o a portare avanti gravidanze indesiderate», scrive in una nota la FCEI, organizzazione delle chiese protestanti italiane (valdesi, metodiste, battiste, luterane), riportata dalle agenzie.

“Autonomia riproduttiva”, formula piuttosto burocratica, definisce la libertà di scegliere se affrontare una gravidanza, e non è evidentemente motivo di discussione: chi desidera avere figli è libero di averne, e viceversa, entro i limiti biologici segnati dalla natura.

Il problema si pone – ed è questo il caso di cui si discute – se si pretende di esercitare l’autonomia riproduttiva quando la gravidanza è in corso, perché il diritto alla scelta si oppone a un altro diritto, presumibilmente ancora più sacro, che è la vita.

La vita? «La vita – parole della FCEI – non è pura biologia, ma capacità e libertà di decisione»: e, a leggere queste parole, pare quasi che non sia vita l’esistenza di chi non può decidere.

È legittima, nel lettore, la perplessità verso affermazioni che suonano quantomeno singolari, specie se vengono espresse da una struttura che si ritiene cristiana e civile: la Bibbia – e, per certi versi, la civiltà occidentale – si è sempre distinta nel difendere strenuamente il diritto dei deboli.

Viene da chiedersi se un cristianesimo delle libertà possa rimpiazzare il cristianesimo dell’amore.

E, sul piano pratico, ci si potrebbe chiedere chi, se non sono più i cristiani a farlo, dovrà difendere coloro che non possono farlo da sé.

Leave a Reply

Evangelici.net è un portale di informazione e approfondimento che opera dal 1996 per la valorizzazione del messaggio, dell’etica e di uno stile di vita cristiano

Sostieni il portale ➔