
AMMAN – Siham Qandah, cristiana e vedova da otto anni, lotta per mantenere la custodia dei suoi due figli. Ha poco da sperare che il sistema giudiziario giordano agisca in suo favore: “Tutti mi fanno delle promesse, ma nessuna fa niente. Non posso contare che su Dio e sulle preghiere dei Suoi figli”, ha commentato.
Questi ultimi tre mesi sono stati molto scoraggianti per Qandah che ha assistito a ripetuti rinvii delle udienze dei tribunali di Amman e di Irbid. Quando il tutore musulmano dei suoi figli non si è presentato all’ultima udienza del 23 novembre, il giudice ha nuovamente aggiornato il processo. “Non mi aspetto che si presenti nemmeno alla prossima udienza”, ha detto Qandah.
Alcuni membri del Congresso americano, sensibili a questa vicenda, hanno inviato una richiesta al re Abdullah II.
Il principe che ne ha discusso col re, ha tuttavia annunciato che è difficile per un membro della famiglia reale intercedere presso un tribunale: “Non vogliamo essere accusati di interferire con la giustizia”, ha dichiarato.
Preghiamo affinché Siham Qandah ottenga la custodia legale dei suoi due figli.
Il procedimento giudiziario contro Siham Qandah continua. Recentemente la polizia è stata a casa sua, fortunatamente Qandah ed i ragazzi erano assenti.
(fonte: Porte Aperte)