
KHARTOUM – I leader del governo sudanese e dei ribelli stanno cercando di forgiare un accordo di pace prima della fine del mese; i responsabili delle chiese evangeliche del paese sperano ancora nella pace, mentre altre difficoltà stanno sopraggiungendo in quella martoriata realtà.
Jim Snyder di EFCA-International Mission Compassion Ministries afferma che il rimpatrio dei rifugiati potrebbe rivelarsi un grosso problema: «Non c’è stata virtualmente alcuna preparazione nell’evento che questi rifugiati possano ritornare.
Stiamo parlando di cinque o seicentomila rifugiati e più, oltre a 2 milioni di sfollati accolti nel Sudan meridionale». Snyder dice che con la mancanza di cibo, medicine e alloggi questa situazione potrebbe diventare catastrofica, ma presenterà anche opportunità spirituali: «Per la chiesa evangelica questa è una porta aperta che non è mai stata disponibile prima. Noi speriamo che attraverso Compassion saremo in grado di aprire i cuori delle persone cosi da donare a loro un’opportunità e quindi di arrivare alla comprensione di quello che rappresenta la nostra fede».
(fonte: MNN)