ASMARA (Eritrea) – Domenica 15 febbraio alle 15,30, la polizia di Asmara, la capitale eritrea, è intervenuta durante un culto per arrestare tutta l’assemblea. Mengse Tweldemedhane, pastore della chiesa “Alleluia”, guidava un incontro segreto quando le forze dell’ordine hanno fatto irruzione. Il gruppo, composto da 34 uomini e 17 donne, è stato rinchiuso nel carcere di una base militare a Adi-Abyto per tre giorni ed in seguito trasferito in un altro campo militare. Quattro donne attempate sono state rilasciate mentre il pastore è stato rinchiuso in una cella sotterranea d’isolamento.
Le 46 persone restanti sono recluse in containers metallici e subiscono ogni sorta di pressioni per spingerli a rinunciare alla loro fede. Cinque di loro sono malati ma privati di qualsiasi assistenza medica.
Finora sono 347 i cristiani reclusi in Eritrea, per possesso di Bibbie, partecipazione a culti illegali o per aver testimoniato la loro fede. Alcuni di loro sono reclusi da circa due anni.
È possibile firmare e inviare una petizione al console eritreo a Roma per sensibilizzare le autorità sulle condizioni dei cristiani. Il testo è disponibile alla pagina http://www.porteaperteitalia.org/petizione_eritrea.html
(fonte: Porte Aperte Italia – Verona)