PORT-AU-PRINCE – Alcuni missionari americani lasciano la rivoltosa Haiti; molti di loro, comunque, sono determinati ad amministrare a dispetto del pericolo.
Il primo ministro avvisa dell’imminente colpo di Stato e della propagazione della violenza. Mentre crescono le agitazioni, un gruppo di missionari americani è stato evacuato dalla zona nonostante alcuni rimangano accanitamente determinati.
Fon DeHart di «Haiti with Love»: si tratta solo di vivere il Vangelo che si predica. “Gli Haitiani hanno la sensazione che i missionari lavorino particolarmente in tempi difficili. Io sono stato molto fortunato a trovarmi lì quando ci sono problemi e sono rimasto. Loro questo lo sanno.”
DeHart parte oggi per Haiti e riempie la clinica di rifornimenti necessari per le ferite causate dai disordini. Per quello che riguarda l’incertezza, “o ti fidi che Dio faccia quello che ha detto che farà e ti proteggerà e si prenderà cura di te, o non ti fidi. Io devo assolutamente andare là.
Questa volta mi hanno beccato fuori, ma andrò dentro per prendermi cura delle persone ed assicurarmi che il programma di approvvigionamenti continui a funzionare e che la nostra clinica rimanga aperta 24 ore al giorno per prenderci cura delle vittime”.