Ulteriore giro di vite per i cristiani anche in Cina. Il presidente Xi Jinping in un suo recente discorso ha annunciato che in futuro le religioni straniere, per trovare asilo nel Paese, dovranno adattarsi al “contesto cinese”, e a stretto giro sono arrivate disposizioni precise in questo senso: «in concomitanza del Natale – riferisce La Stampa – sono state emanate delle nuove misure che renderanno illegale la gestione di servizi di informazione religiosa online sul web cinese da parte di organizzazioni o cittadini stranieri». Saranno vietati, tra gli altri, i contenuti che “inducono i minori a credere nella religione”, e le chiese, per operare in rete, «dovranno ricevere un’autorizzazione dalle autorità».
Sull’altro versante, per accedere ai servizi online, gli utenti dovranno registrarsi in maniera identificabile: una mossa che, si intuisce, punta a scoraggiare i cittadini dal consultare contenuti di ispirazione cristiana. La normativa entrerà in vigore dal primo marzo.
foto: lastampa.it
