Tre missionari evangelici sono stati trucidati ad Haiti da una delle bande criminali che imperversano nel Paese. Si tratta di una coppia di missionari americani, la ventunenne Natalie Baker Lloyd, figlia di un deputato repubblicano del Missouri, il marito ventitreenne Davy Lloyd e un referente haitiano, Jude Montis; i tre curavano un orfanotrofio per conto di una missione dell’Oklahoma.
Di Haiti si parla poco ma la situazione nel Paese è critica e non accenna a migliorare. Venire taglieggiati e rischiare la vita a ogni passo «è la nostra tragica, inumana, assurda, “anormale” quotidianità, di cui non si parla», si sfoga la missionaria cattolica Maddalena Boschetti, «quotidianità impossibile da descrivere perché impossibile da comprendere per chi non la vive».
Un omaggio alle tre vittime viene reso da Davide Romano, direttore del Museo della Brigata ebraica, che parla di loro come di «veri eroi del nostro tempo, quelli che lavorano in silenzio e senza idee rivoluzionarie, se non quella migliore: salvare vite umane in nome dell’amore per il prossimo».
Romano loda l’impegno e la dedizione mostrata: «collaboravano all’orfanatrofio di quel disgraziato Paese in mano alle bande criminali. Quando gli USA hanno offerto loro di tornare a casa, hanno deciso di restare a proteggere i tanti bambini nell’orfanatrofio in cui prestavano servizio. Purtroppo le bande criminali li hanno uccisi. Di fronte a loro – conclude Romano – siamo tutti piccoli, minuscoli. Insignificanti».
foto: premierchristian.news
