
La solidarietà internazionale si muove in direzione della Birmania per far fronte alle conseguenze del drammatico terremoto che lo scorso 28 marzo ha colpito il Paese con due scosse di magnitudo 7.7 e 6.4, provocando migliaia di morti.
Tra le organizzazioni che si sono attivate per prime in soccorso delle popolazioni figura anche Open Doors/Porte Aperte, che ricorda come il sisma si aggiunga a una condizione già critica per i cristiani: la Birmania è al tredicesimo posto nella annuale World Watch List, una situazione determinata da una marcata pressione sui cristiani da parte della giunta militare che governa il Paese. «La ricostruzione richiederà anni e, anche dopo che le chiese e le case saranno ricostruite, i cristiani avranno disperatamente bisogno di aiuto in mezzo alla guerra civile, all’incertezza economica e alla persecuzione».
foto: porteaperteitalia.org