MILANO – Chi legge con una certa frequenza il Pentateuco si sarà accorto che le festività del popolo di Israele sono numerose e articolate. Pochi però, anche tra i lettori più attenti, saprebbero individuare occasioni, tempi e rituali, e ancora meno lettori sarebbero in grado di dire se quelle feste siano ancora celebrate e come.
A dare un contributo in tal senso è Ambra Marchese, giovane studiosa siciliana appassionata di Antico Testamento, con il suo “Conoscere le feste ebraiche”: in cento pagine Marchese passa in rassegna in maniera sistematica tutte le “solenni convocazioni” prescritte da Dio al suo popolo e contenute nella Legge mosaica.
Le feste vengono riportate in base alla frequenza con cui ricorrono, dall’appuntamento settimanale dello shabbat alle convocazioni a cadenza mensile, i noviluni, fino al corposo capitolo delle cinque principali feste annuali e alle ricorrenze meno frequenti – ma non meno rilevanti – dell’anno sabbatico e del giubileo.
A margine di queste celebrazioni Marchese aggiunge le altre occasioni commemorative che si sono aggiunte nel tempo alle feste bibliche, legate ad avvenimenti rilevanti per la storia ebraica, come Purim e Hannukkà.
Per ogni festa l’autrice richiama l’istituzione, il senso, lo svolgimento rituale pubblico e privato, dedicando interessanti note anche agli sviluppi nel tempo – in particolare le sostanziali modifiche seguite alla diaspora del 70 dopo Cristo – e alle diverse pratiche rituali che hanno preso piede nei costumi delle comunità ebraiche sparse nel mondo: una diversità di forme che, sottolinea l’autrice, non incide «sul solido fondamento comune basato sul Tanak», l’insieme delle norme prescritte nel Primo Patto, legame spirituale che ha consentito agli ebrei di conservare nei secoli, nonostante la dispersione in ogni angolo del pianeta, la propria identità e il senso di appartenenza al popolo eletto.
Il libro:
Ambra Marchese
Conoscere le feste ebraiche
Youcanprint, 2014
103 pp – 10 euro
