
Il cinema italiano ha un problema: lo nota Peter Ciaccio, pastore valdese ed esperto del settore. Ciaccio ha rilevato su Riforma una situazione anomala che riguarda le produzioni nostrane, ossia la difficoltà «ad analizzare e recepire elementi spirituali e teologici nei film da parte di molta critica italiana».
Ciaccio, che ha fatto parte della Giuria interfilm al Festival del cinema di Venezia, rivela lo stupore dei suoi colleghi perché «i film che ci avevano colpito di più dal punto di vista teologico erano bollati come banali, superficiali e piatti. Forse per questo chi ritiene che uno sguardo spirituale e uno sguardo laico possano convivere deve continuare a vedere i film e a raccontare che cosa ne ha colto».
foto: riforma.it