Musica cristiana, spunti per un approccio teologico

By 4 Novembre 2022Cultura, Musica e dintorni

La musica cristiana, le sue origini, gli sviluppi le ragioni: spazia in questo perimetro Ogni cosa che respira, opera prima di Davide Marazzita, pastore evangelico e musicista cristiano (o, direbbe lui, musicista e cristiano). Dopo decenni passati alla conduzione della lode, alternate a esperienze di arrangiamento e a qualche meno noto (ma non meno apprezzabile) esperimento compositivo, Marazzita ha provato a fare il punto su un tema noto e, forse proprio per questo, trattato spesso da mani meno esperte oscillando tra eccessi di spiritualità e di sciatteria. La musica cristiana non si può riassumere e giustificare limitandosi a citare qualche versetto della Bibbia, se non si vuole perdere il senso di un’arte che raggiunge le sue vette quando tocca talento, studio, e consapevolezza del ruolo, ricorda tranchant Marazzita. Ogni cosa che respira mira a parlare, insomma, della musica cristiana nella sua forma più alta.

Si apre ricordando l’aspetto teologico dell’espressione musicale e l’ineludibile ruolo della Bibbia come “gran codice della cultura occidentale”, ma anche “gli effetti distorsivi del peccato” che hanno modificato la prospettiva umana sulla bellezza pur senza cancellare – semmai, viene da dire, rafforzando – “la disciplina del decoro come estetica della santità divina”.

Partendo da queste premesse l’autore prova a tracciare una teologia della musica finora mai espressa compiutamente, rifuggendo le interpretazioni più scontate e concentrandosi sul senso più profondo dei passaggi biblici presi in considerazione.

L’autore dedica poi la parte più corposa del volume alla storia della musica, dalle origini alla modernità tracciando un percorso tra epoche, latitudini, frangenti politici e le esperienze musicali che li hanno caratterizzati, in particolare in funzione dell’esperienza religiosa.

A seguire viene proposta un’analisi dell’innologia evangelica degli ultimi due secoli, analizzando le raccolte di brani, le traduzioni e i riflessi delle vicende socio culturali che hanno attraversato i decenni.

Ultima sezione, integrata da una guida all’ascolto, è dedicata all’analisi tecnica di alcuni brani celebri nella storia della musica: un modo, spiega l’autore, per offrire un contributo alla formazione quale sintesi pratica delle indicazioni teoriche fornite nel volume, una sorta di laboratorio che mira a “suscitare stimoli e curiosità” nel fruitore.

Da segnalare, a margine dell’opera, la prefazione dello storico Andrea Bienati, “La persona tra musica e silenzio”, un vero saggio il suo rapporto tra la persona e l’altro, la persona e il silenzio, la persona e la musica che, quando viene consumata senza fretta, “dà forma a storie” e diventa così “strumento pedagogico, di conoscenza e raffronto”: una “metafora della vita” che, proprio come la vita, nei suoi accidenti manifesta “parte di un percorso teso all’armonia”.

Il libro:
Davide Marazzita
Ogni cosa che respira
La musica cristiana nella storia. Una prospettiva evangelica
Scripsi, 2021
XVI+162 pagg, 14,90 euro

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