Edipo, Elettra, Antigone: il mondo della psicoanalisi ha una passione per i riferimenti mitologici, mentre pare che la confidenza con la Bibbia sia molto più limitata. Nonostante questo, nota Massimo Recalcati, «esistono radici bibliche nella psicoanalisi, e non solo perché Sigmund Freud era nato in una famiglia ebrea»; la Bibbia in realtà riveste un ruolo significativo per la disciplina, dato che «il testo biblico annuncia qualcosa su cui la psicoanalisi si soffermerà: la legge. Qual è la sostanza della legge? Il nostro tempo fa una gran confusione associando e sovrapponendo la dimensione della legge con quella della regola», spiega Recalcati, mentre «uno dei tanti insegnamenti del testo biblico – che la psicoanalisi riprende – è la sproporzione, la differenza tra le legge e la regola».
Peraltro, nota Recalcati, «Mosè dice nel testo biblico che il problema non è tanto scrivere la legge sulle tavole della pietra (il famoso decalogo), bensì scrivere la legge “nella carne nel cuore” [sic]»; la prima forma della legge, sottolinea l’autore, “è la parola”, che “nel testo biblico fa esistere le cose, fa venire alla luce l’evento del mondo”: con la legge della parola – proprio come avvenne ad Abramo che si disponeva a sacrificare il figlio Isacco – dobbiamo imparare a confrontarci.
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