La Svizzera ricorda Giovanni Luzzi

By 3 Marzo 2023Cultura, Focus

La Radiotelevisione della Svizzera italiana ricorda Giovanni Luzzi nel 75° anniversario della sua scomparsa. Luzzi, mancato nel gennaio del 1948 a Poschiavo, nei Grigioni (era nato nel 1856 poco lontano, in Engadina) viene presentato come «uno dei teologi riformati, di lingua italiana, più importanti del XX secolo. Tradusse la Bibbia in italiano e romancio e fu un pioniere in campo ecumenico. Dapprima presiedette un comitato incaricato di rivedere l’antica traduzione italiana di Giovanni Diodati, risalente alla prima metà del Seicento. Poi si dedicò a una nuova traduzione della Bibbia in italiano che uscì in dodici volumi – dapprima per i tipi della Sansoni, poi per quelli della casa editrice “Fides et Amor” -, tra il 1920 e il 1930».

Nel servizio si rivela anche un dettaglio poco noto dell’impegno cristiano di Luzzi: «distribuì tra i soldati al fronte, durante la Prima guerra mondiale, più di 40 mila copie della sua edizione del Nuovo Testamento. Il testo fu apprezzato e richiesto anche da centinaia di cappellani e sacerdoti cattolici al seguito delle truppe»; il suo servizio non si fermò nemmeno in seguito «al monito emesso dalla vaticana Congregazione del Sant’Uffizio, nell’aprile 1925, contro la sua traduzione, rea di essere il risultato del lavoro di un “acattolico” e perciò, per ogni cattolico, proibita».

A Luzzi verrà dedicata una mostra a Poschiavo – l’inaugurazione è prevista per sabato 4 marzo – nella quale verranno esposti libri, lettere, manoscritti e alcuni oggetti appartenuti al teologo; a margine, il 10 marzo, si terrà una conferenza per presentare la figura di Luzzi e in particolare la sua trasferta negli Usa, «dove incontrò tra gli altri il presidente statunitense William Taft e il candidato alla presidenza Woodrow Wilson».

foto: archivio della Chiesa riformata di Poschiavo

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