
Qual è il sottile confine tra pace e pacifismo, tra pacifisti e pacifinti, tra difesa e prevenzione? In tempi come questi, con i venti di guerra che soffiano da ogni punto cardinale, sono domande più che lecite, come è lecito chiedersi quale posizione debba assumere un cristiano per essere coerente con la propria chiamata: la nonviolenza assoluta ha più valore della difesa del debole? È più opportuno porgere l’altra guancia o reagire di fronte alle mire di un prepotente?
Finora nei commentatori è prevalsa un’interpretazione più mite del dettato biblico, ma esistono anche voci fuori dal coro che provano a cercare una risposta evangelica alla necessità di non soccombere.
Lo fa, tra i pochi, l’economista Mario Deaglio, che sulla Stampa spiega come il Vangelo stesso ci incoraggi all’autodifesa. Deaglio riflette sui diversi approcci utilizzati dalla comunità internazionale di fronte a drammi come le guerre balcaniche degli anni Novanta, “anni confusi” di “amnesia collettiva”, tra l’assedio di Sarajevo, la strage di Srebrenica, i bombardamenti su Belgrado.
«È suggestivo associare questi episodi truci, che complicano l’attuale situazione europea», scrive Deaglio, «a un episodio molto, molto più antico, narrato in un brano oggi non citato frequentemente, del racconto dell’Ultima Cena nel Vangelo di Luca (22, 36-38). Gesù, dopo aver ricordato i tempi in cui aveva inviato i suoi discepoli in giro per la Palestina [sic] senza borsa, né bisaccia, né sandali… esce con la seguente affermazione: “… ma adesso chi non ha una spada (probabilmente non un’arma da guerra ma un coltellaccio) venda il mantello e ne comperi una”».
Secondo Deaglio, mutatis mutandis, «la frase del Vangelo di Luca sembra adattarsi molto bene alla situazione dell’Europa di oggi: i tempi sono cambiati e una certa necessità di difesa deve passare avanti ad altre necessità… Tradotto in linguaggio moderno, alla difesa, insomma, bisogna dare una certa priorità». Del resto, chiosa, «poco dopo la fine della Cena, uno dei discepoli colpì con la spada uno di quelli venuti per arrestarlo e gli staccò un orecchio. Gesù disse: “lasciate, basta così”. E riattaccò l’orecchio; ma di certo non sgridò chi aveva sfoderato la spada».
foto: lastampa.it