Nei giorni scorsi diverse testate (tra le altre, il Fatto e l’Ansa) hanno riportato, con una certa enfasi, la notizia che “anche Mosè beveva birra”. Come spesso capita in questi casi, il sentore di bufala è piuttosto marcato, e infatti approfondendo si scopre che l’affermazione è il titolo, piuttosto assertivo, di un libro appena uscito. L’autore riporta che la birra viene «citata venti volte nella Bibbia» e che «era conosciuta in tutti i popoli antichi».
A entusiasmare i giornali è stata l’ardita conclusione dell’autore: partendo da queste semplici premesse, con una deduzione degna del tenente Colombo, si sostiene che «Mosè, nato e cresciuto in Egitto, avrà di sicuro conosciuto la bevanda fermentata che grande importanza aveva nella società egizia; allevato dalla figlia del Faraone e cresciuto a corte, difficilmente non sarà entrato in contatto con la birra». In sintesi: non siamo sicuri che l’abbia bevuta ma non è improbabile che sia successo. Insomma, nessuno scoop, nessuna scoperta, nessuna rivelazione clamorosa: le preferenze di Mosè in fatto doppio malto rimangono avvolte nel mistero.
foto: ansa.it