Libertà religiosa, interviene Malan

By 7 Marzo 2012Dall'Italia

ROMA – Doppia interrogazione presentata al Ministro dell’Interno dal senatore Lucio Malan in tema di libertà religiosa. In seguito alla segnalazione di evangelici.net sulla chiusura di locali di culto evangelico in Lombardia, il senatore ha rivolto al Ministro dell’Interno, competente per argomento, un’interrogazione parlamentare sulla vicenda, chiedendo «di sapere come il Ministro intenda agire per garantire i diritti costituzionali delle comunità evangeliche cui viene negata la possibilità di praticare il loro culto».

L’interrogazione del senatore Malan, infatti, recita: «Premesso che: l’articolo 52, comma 2, della legge regionale della Lombardia 11 marzo 2005, n. 12, stabilisce che i mutamenti di destinazione d’uso di immobili non comportanti la realizzazione di opere edilizie, purché conformi alle previsioni urbanistiche comunali e alla normativa igienico-sanitaria, siano soggetti esclusivamente a preventiva comunicazione dell’interessato al Comune; tuttavia il comma 3-bis, introdotto dalla legge regionale14 luglio 2006, n. 12, prevede un trattamento diverso per i mutamenti di destinazione finalizzati alla creazione di luoghi di culto o destinati a centri sociali, i quali, anche se non comportano la realizzazione di opere edilizie, sono assoggettati a permesso di costruire; di conseguenza, destinare un locale ad attività commerciali ovvero a riunioni di carattere – ad esempio – culturale, politico, ricreativo – è rapido e privo di costi, mentre destinarlo al culto è costoso, può comportare anni di attesa e può anche essere del tutto impedito; sulla base di questa norma, secondo il sito di informazione www.evangelici.net, negli ultimi mesi sono stati chiusi o è stata inibita l’apertura di almeno 16 locali di culto evangelici […]»

Alla prima interrogazione si collega la seconda, che prende spunto dal recente parere del Consiglio di Stato, sollecitato dal Ministero dell’Interno, su una possibile modifica dei parametri per il riconoscimento per ministri di culto delle chiese che non si avvalgono di un’intesa con lo Stato (che di fatto coinvolgerebbe la maggioranza delle chiese evangeliche italiane e dei ministri di culto attualmente operanti sul territorio). Secondo il discusso parere del Consiglio di Stato, il Ministero potrebbe rivedere le limitazioni non più su base territoriale, ma su un valore numerico. «Tale valore – dice il parere del Consiglio di Stato – può essere orientativamente indicato in cinquecento persone, corrispondente di massima con le più piccole parrocchie cattoliche con parroco residente ovvero intorno alle cinquemila persone ove la comunità di fedeli sia distribuita in tutto il territorio nazionale».

Le perplessità espresse dal senatore Malan, facendo eco alle preoccupazioni sollevate da molti pastori evangelici e dallo stesso coordinamento di chiese in Lombardia Coel (Conferenza evangelica Lombardia), nascono dal fatto che il riconoscimento come ministro (basato sulla legge relativa ai “culti ammessi”, datata 1929), pur non risultando stringente in termini di libertà di culto, ora tutelata dall’articolo 20 della Costituzione, viene richiesto alle chiese da alcune Amministrazioni locali per ottenere la concessione di spazi o per l’espletamento delle incombenze burocratiche.

Ora il senatore Malan ha chiesto di sapere «se il Ministro intenda dare disposizioni ai propri uffici di attenersi al parere del Consiglio di Stato in merito al numero minimo di fedeli per ottenere l’approvazione di ministri di culto ovvero ritenga di applicare la legge vigente e i principi, oggi in Costituzione, della parità dei diritti fra i cittadini e della libertà religiosa, almeno al livello garantito durante il regime fascista» e «quali provvedimenti intenda assumere in merito alla, sia pur temporanea, soppressione del diritto delle confessioni religiose minoritarie al riconoscimento dei ministri di culto, avvenuto negli ultimi anni».

Intanto il presidente di Coel, Riccardo Tocco, ha indetto un’assemblea urgente cui sono invitati tutti i responsabili di chiese evangeliche in Lombardia per aggiornare sulla questione, sulle trattative in essere con le Amministrazioni locali e sulle future prospettive di lavoro in comune.

L’assemblea si tiene a Milano, nella sede di via Fleming 8 lunedì 12 marzo alle 20 (per le conferme di presenza telefoniche: 347/0132278).

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