Un percorso di amore (e di fede) nella dislessia

By 23 Novembre 2013Dall'Italia

MODENA – Una testimonianza diretta sul delicato tema della dislessia: ne parla Adele Baldi in Di dislessia (non) si muore. Diario di un percorso d’amore, libro che viene presentato ufficialmente oggi a Milano presso gli spazi di “SperanzaxMilano” (via Veglia, 49 – zona piazza Istria) nell’ambito di BookCity 2013.

In 23 capitoli brevi – stampati con un carattere adatto ad agevolare la lettura anche da parte di chi soffre di dislessia -, Adele Baldi racconta la sua esperienza con il figlio Gabriele: le inspiegabili difficoltà di apprendimento mostrate fin dai primi anni di scuola e scambiate spesso, dall’esterno, per carenza di applicazione nello studio, i disagi relazionali, ma anche lo spiccato talento per le materie scientifiche e le applicazioni tecniche. La scoperta del disturbo specifico arriva per un’intuizione quando, ormai, Adele e la famiglia si sono adeguati alle difficoltà di Gabriele per aiutarlo, agevolarlo, sostenerlo nel raggiungimento del sospirato diploma e di un lavoro, ma non risulta comunque una rivelazione fuori tempo massimo: arricchisce infatti Adele – e il marito Robby, sempre presente al suo fianco – di un bagaglio di conoscenze specifiche di cui, oggi, può avvalersi come membro dell’AID (Associazione italiana dislessia) per aiutare, consigliare e incoraggiare decine di altre famiglie che ogni giorno si confrontano con le stesse situazioni.

Di dislessia (non) si muore nasce proprio per il desiderio di mettere a disposizione del prossimo le proprie esperienze e competenze, ma non solo. Non vuole essere un libro sulla malattia quanto sulla speranza: la speranza che accompagna l’autrice di fronte a difficoltà sempre nuove e inaspettate, superate giorno per giorno grazie alla fede che Adele ha trovato in seguito a un’esperienza spirituale che, si intuisce, ha preceduto le vicende raccontate nel libro e l’ha sostenuta nei momenti più duri.

Adele trova spesso spunti di riflessione, consolazione – e, nei momenti più critici, anche di invocazione – nelle Sacre Scritture, che dimostra di praticare con frequenza: significativamente, una citazione biblica a tema chiude ogni capitolo, dando alle vicende un’impronta diversa e concentrando l’attenzione, capitolo dopo capitolo ed episodio dopo episodio, sulla soluzione anziché sul problema.

Il libro:
Adele Baldi
Di dislessia (non) si muore. Diario di un percorso d’amore
Eun, 2013
175 pagg, 16 euro

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