MILANO – Dopo il successo della prima campagna di Iamrev, l’innovativa proposta evangelistica rivolta agli studenti delle superiori e delle università che a novembre 2013 ha coinvolto quasi cento città italiane in quindici regioni, dal 5 al 10 maggio il progetto riparte e rilancia: l’obiettivo della seconda ondata punta ad arruolare mille “rivoluzionari” in tutta Italia, raggiungendo anche le cinque regioni mancanti. Come nella prima edizione, i partecipanti avranno il compito di regalare venti Revbook – un’edizione del vangelo di Giovanni in lingua corrente, impaginata in forma accattivante e integrata da domande e riflessioni rivolte ai più giovani – ai propri compagni di scuola, per un totale di ventimila volumi distribuiti.
«Naturalmente – spiega Giuseppe Punto, responsabile del progetto – dopo la settimana di distribuzione arriverà la parte più importante, in cui ogni studente “rivoluzionario” dovrà impegnarsi a prendere i contatti con i ragazzi interessati e fare in modo che l’interesse iniziale possa trasformarsi in una vita rivoluzionata dall’amore di Dio».
Anche per la seconda campagna evangelistica è stato preparato “un video d’ingaggio” su youtube con sottotitoli in sette lingue (Video).
Ogni partecipante verrà fornito di un Revkit, che conterrà – oltre ai venti Revbook da distribuire – venti adesivi e un braccialetto Iamrev; il materiale non contiene riferimenti a nessuna chiesa, denominazione o gruppo specifico, in modo che possa venir condiviso nella maniera più ampia possibile.
«In questi mesi, dal lancio del progetto a ora – spiega ancora Giuseppe Punto -, oltre alle “missioni d’arruolamento” per far conoscere il vangelo, il progetto Iamrev ha proposto agli studenti più coraggiosi e “veri rivoluzionari” la Conferev: si tratta di tenere una conferenza che vuole essere di stimolo per gli studenti proponendo un modello che vale la pena di essere seguito, in alternativa a quelli che si vedono in tv o sui social network. La Conferev propone principi biblici infallibili che richiamano in vita quei valori che sembrano dimenticati e sepolti» (qui un estratto: Conferev).
Gli studenti che desiderano attivarsi possono scaricare dal sito di Iamrev la Lettera di presentazione della Conferev e consegnarla al preside o ai rappresentanti d’istituto per farla approvare in consiglio.
A oggi sono state già organizzate cinque conferenze, due a Brescia e tre a Milano in meno di due mesi e altre sette sono programmate nei prossimi due mesi (tre a Torino, due a Milano, una a Brescia, una a Biella).
«Crediamo – recita la presentazione del progetto – che la rivoluzione non sia fatta da anarchici ma da ragazzi che sanno ubbidire ai propri genitori, sanno rispettare i propri professori e amare i propri amici. La rivoluzione più grande ai nostri tempi non è rompere le regole ma starci dentro». [gp]
Per maggiori informazioni: sito web Iosonorivoluzione
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