Un’Italia impaurita, bloccata, vulnerabile: è questa la fotografia del Paese scattata dal 54mo rapporto annuale pubblicato dal Censis. L’anno “della paura nera” lascia, secondo l’istituto, una popolazione “spaventata, dolente, indecisa tra risentimento e speranza”, ma anche divisa “tra chi ha la sicurezza del posto di lavoro e del reddito e chi no”, dove le distanze fisiche vengono attenuate, ma non colmate, dalla tecnologia.
«Quest’anno – ammonisce il Censis – siamo stati incapaci di visione», bloccati su annunci ormai logori, fermi in un’attesa che “si è trasformata in disorientamento”. Per ripartire è necessario un ripensamento sul piano fiscale, industriale, strutturale: il Paese lo attende, «attende di sentire – conclude il Censis con un riferimento dal vago sentore biblico – il richiamo a rimettere mano al campo, senza volgersi indietro, guardando e gestendo il solco, arando diritti».