Battesimi nel reggiano, ai margini del Campovolo, in una comunità di evangelici di etnia sinti: “diventeranno cristiani, ma non cattolici”, precisa la Gazzetta di Reggio. A conclusione della settimana di preghiera organizzata dalle chiese evangeliche dei nomadi del nord Italia, racconta la testata, si sono svolti i battesimi «secondo il rito antico adottato dalle diverse confessioni protestanti, che lo impartiscono per immersione ai maggiorenni consapevoli di tale scelta». A margine è stata celebrata anche “l’eucaristia”, per quanto – precisa l’articolo – «nella forma non dell’ostia, ma del pane e del vino»; nel corso della giornata si è svolta anche la presentazione dei bambini, «in attesa che arrivi anche per loro l’età in cui ricevere il sacramento». Ad avvicinare i nomadi reggiani alla dottrina evangelica sono stati “alcuni sinti di nazionalità francese” che «hanno abbracciato il cristianesimo in una versione affine al movimento pentecostale». Buoni i rapporti del gruppo con la componente cattolica, tanto da registrare un inedito riconoscimento: «Ammetto – dichiara don Daniele Simonazzi – che hanno spesso avuto successo nel condurre i nomadi verso Gesù e una vita onesta».
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