Il Giorno racconta il quindicesimo anniversario della fondazione della chiesa “Un nuovo giorno”, a Monza, e spende parole lusinghiere per il suo fondatore, il pastore argentino Daniel Magnin: «in molti lo chiamano semplicemente Daniel e sanno che bussando alla sua porta non solo trovano un aiuto per vestirsi e per mangiare, ma trovano soprattutto un amico con cui condividere un momento di difficoltà, a cui chiedere un consiglio o da cui ascoltare una parola di speranza, anche se non si è credenti o di una fede diversa», spiega il quotidiano.
Al momento sono ottanta le persone aiutate concretamente ogni mese, un numero addirittura superiore a quello dei membri – una sessantina – che partecipano al culto domenicale negli spazi di via Marsala. Gli inizi dell’esperienza monzese risalgono al 2005, in «un appartamento nel quartiere Libertà grande poco più di 60 metri quadrati… che ben presto ha accolto per la preghiera decine di persone… Donne maltrattate, padri separati, giovani tossicodipendenti, uomini che avevano perso il lavoro».
L’impegno del pastore prosegue oggi in collaborazione con i servizi sociali, e nel tempo è diventato un punto di riferimento per la città: «anche i servizi sociali sanno che, quando c’è bisogno, noi ci siamo sempre», conclude Magnin.“Che cosa ha creato Dio?”
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