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Il Presidente della Repubblica ha visitato la comunità valdese delle Valli. L’occasione è stata lo scoprimento di una targa dedicata ad Altiero Spinelli, uno dei padri del sogno europeista, a Torre Pellice, dove l’intellettuale venne ospitato nel 1943 dal protestante Mario Alberto Rollier e tenne il suo primo discorso pubblico di stampo federalista. Nell’occasione Mattarella ha ribadito come le valli valdesi sono «una delle piccole patrie che arricchiscono l’identità del nostro Paese», e ha ricordato che proprio a questa piccola realtà siamo debitori dello stemma della Repubblica, disegnato dal valdese Paolo Paschetto.
Nella stessa giornata il presidente si è recato nel Tempio valdese, dove nei giorni precedenti si era tenuto l’annuale appuntamento del sinodo; in quella sede anche l’attuale moderatore della Tavola, Alessandra Trotta, ha ribadito che «l’affresco della quercia» presente nell’aula sinodale «si deve a Paolo Paschetto, autore anche del simbolo della Repubblica», e che la raffigurazione «rimanda alla base di tutto il nostro agire, che non sono solo le umane convinzioni, pur rispettabili, ma il legame con la Parola di Dio». Trotta ha anche ricordato che ottant’anni fa, nella fatidica data dell’otto settembre, era in corso il sinodo, e che proprio la Parola di Dio «portò diverse persone (pastori, ma non solo) a dare svolte drammatiche alle proprie vite, vedendo nella ricerca della libertà una delle conseguenze della lettura della Bibbia».
I discorsi tenuti dal Presidente a Torre Pellice sono qui e qui.
foto: riforma.it