Notizie che non lo erano: il Resto del Carlino pubblica un articolo titolando “Genitori in allerta per i libri evangelici distribuiti a scuola” (online il titolo è ancora più perentorio: “Testi sacri agli alunni, l’alt dei genitori”). Nel servizio si riferisce di come una decina di persone, sotto l’egida dei Gedeoni (associazione internazionale di imprenditori evangelici che si occupa di distribuire copie delle Sacre Scritture in scuole, ospedali, alberghi: se nei film vedete una Bibbia sul comodino di ogni motel, è merito loro) ha distribuito materiale davanti a una scuola media di Guastalla, nel reggiano, iniziativa che – stando all’articolo, non firmato – “non è piaciuta a diversi genitori”. Ne sarebbe seguito un confronto con il dirigente scolastico, che ha precisato come le autorità scolastiche non possano intervenire sulle distribuzioni avvenute sul suolo pubblico.
In realtà, a margine dell’iniziativa non c’è stata nessuna allerta: tutto si sarebbe limitato a qualche perplessità dei genitori, uno dei quali ha anche chiamato il numero di riferimento contenuto in calce al volume portato a casa dal figlio; a detta del referente dei Gedeoni ne è scaturita una conversazione cordiale nei toni e franca nei contenuti che non ha portato ad alcuna conseguenza. Del resto i Gedeoni, per lunga tradizione, informano preventivamente le scuole e ottemperano a tutti gli obblighi di legge (che, per la cronaca, consente ancora la distribuzione gratuita di materiale per la strada). L’articolo non conteneva elementi sostanziali, ma ha avuto almeno il pregio di dare visibilità all’iniziativa dei Gedeoni; peggio hanno fatto i rilanci sui social da parte di chi ha interpretato l’incauta cronaca del quotidiano come il sintomo di una limitazione che, in Italia, non esiste.
foto: gedeoni.org (archivio)