La verità è rivoluzionaria perfino quando è ovvia. Lo ha scoperto una dirigente scolastica di un liceo di Bari che ha avuto il coraggio di dire qualcosa di terribilmente banale: se i giovani sono in crisi, la colpa è principalmente dei genitori.
L’intervento è andato in scena nel corso di un open day, dove la preside si è lasciata andare a una serie di riflessioni di buon senso nei confronti dei potenziali nuovi iscritti, intervento rilanciato da tutte le testate nazionali.
«Questa scuola va di moda, l’anno scorso ci sono stati moltissimi iscritti», ha spiegato, precisando però che «alcuni sono bulletti che fotografano le targhe delle auto dei professori, che sfottono un compagno per un brutto voto, perché in sovrappeso o troppa magra». I motivi di questo comportamento non risiedono nel deprecato uso dei social: scaricare la colpa sui nuovi media «è troppo facile». La vera responsabilità, ha precisato, è invece di «voi genitori che sovrapponete i vostri desiderata alle vite dei vostri figli, educate a coltivare solo il mito del successo e del denaro».
A un certo punto la riflessione diventa uno sfogo: «ci sono quelli della Bari-bene che mi fanno chiamare dagli assessori regionali per raccomandare i figli, i padri innamorati dell’indirizzo sportivo pensando di avere in casa calciatori… Ecco: se dovete venire qui per questo, andate altrove. E comunque ascoltate i vostri figli, insegnate la cura, non a coltivare sogni di gloria e ricchezza».
Un discorso “iperbolico con una prossemica vivace”, come la stessa protagonista ha ammesso in una successiva intervista. E del resto, certe cose, qualcuno doveva pur dirle.
foto: open.online
