È scomparso nei giorni scorsi Roberto Hausbrandt, 85 anni, ultimo discendente di una dinastia che, nel suo piccolo, ha contribuito alla diffusione del caffè in Italia. Gli Hausbrandt, come del resto gli Illy – altra grande famiglia il cui nome è strettamente legato alle sorti del caffè – erano triestini ma le loro radici puntavano verso un’Europa da romanzo ottocentesco, dove il fondatore aveva dato vita a un’azienda cresciuta, generazione dopo generazione, fino a raggiungere una rilevanza internazionale.
Altro elemento in comune tra le due dinastie sono la fede e l’etica evangelica: se gli Illy sono di confessione valdese, i giornali locali ricordano che Roberto Hausbrandt era attivamente impegnato presso la comunità luterana di Trieste, di cui era stato anche presidente; proprio nel tempio luterano del capoluogo giuliano sono state celebrate le sue esequie.
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