Viganò e la condanna per scisma

By 16 Luglio 2024Dall'Italia, Focus

Uno scandalo scuote il Vaticano: Carlo Maria Viganò, arcivescovo cattolico e già nunzio apostolico negli Stati Uniti, è stato condannato da un tribunale ecclesiastico con l’accusa – seria, dal punto di vista teologico – di scisma. Viganò, va detto, è un fiero oppositore dell’attuale papa, e taccia spesso Bergoglio di eresia per il modernismo e l’inclusivismo delle sue posizioni, contrapponendogli visioni teologiche che oscillano (spesso a seconda di chi lo osserva) tra il conservatore e il reazionario; oltre a questo si è distinto, negli ultimi anni, per aver sostenuto alcune tra le opinioni più contestate del post pandemia.

La situazione è particolarmente delicata in quanto l’arcivescovo non riconosce l’autorità del papa e quindi del Dicastero per la dottrina della fede, ossia la struttura che ha deciso sul suo caso: in pratica l’ex Sant’Uffizio di seicentesca memoria, i cui toni peraltro Viganò non sembrerebbe disdegnare del tutto.

Per questo motivo il prelato ha rifiutato di presentarsi alle udienze e, anche dopo la condanna, ha continuato a lanciare strali contro quella che, in teoria, dovrebbe essere anche la sua chiesa, fino a vagheggiare l’arresto del suo stesso capo spirituale.

foto: repubblica.it

Evangelici.net è un portale di informazione e approfondimento che opera dal 1996 per la valorizzazione del messaggio, dell’etica e di uno stile di vita cristiano

Sostieni il portale ➔