
Una volta la carità, nelle chiese cattoliche, era questione di spiccioli: monete da far scivolare nelle apposite cassette oppure nei sacchetti passati durante la messa. A breve invece sarà possibile donare il proprio obolo anche in digitale, attraverso totem che permetteranno di accostare la propria tessera atm (la carta bancomat, insomma) e digitare in seguito la somma che si intende devolvere.
La sperimentazione, attiva da sei mesi, si estenderà entro fine anno a cento luoghi di culto in tutta Italia (il servizio è già attivo nel duomo di Monza); il servizio, precisano gli interessati – Cei, Banco BPM e Numia – garantirà la riservatezza del donatore.
Si tratta di uno sviluppo interessante ma non una prima assoluta: in diverse chiese protestanti del nord Europa la pratica è già pienamente operativa da una ventina d’anni.
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