Il comandante e la Bibbia, storia di Ignazio Vian

By 25 Aprile 2025Curiosità, Dall'Italia

Tra le missive dei lettori pubblicate ogni giorno dal Corriere spunta anche la storia di Ignazio Vian, che fu comandante partigiano e venne impiccato a Torino nel luglio del 1944, quando aveva appena 27 anni. Vian, rievoca il nipote Lorenzo, nel 1942 chiese “con insistenza” a un amico gesuita una “Bibbia completa in italiano”. Dopo averla ricevuta, esprime all’amico la sua soddisfazione con parole che fanno riflettere: «Ti sono infinitamente grato per la Sacra Bibbia», gli scrive a marzo. «Sono solo a Terme per il distaccamento di copertura invernale ed in questa freddissima stasi mi è una gioia leggermi un po’ di cose buone al calore del fuoco. Non aver paura perché la Bibbia non mi fa male. Dove non capisco provo un senso di compassione per la mia ignoranza piuttosto che dubbio. Molte verità invece mi colpiscono. Sento che bisognerebbe… bisognerebbe… e riesco a distinguere meno confuso e più vasto il mondo del bene».

Anche in una seconda occasione torna sull’importanza che aveva per lui la lettura biblica: «Tutte le sere leggo la Bibbia che mi hai regalato. L’ho già riletta tutta tre volte», rivela a luglio, aggiungendo che «le Epistole di San Paolo e gli Atti degli Apostoli sono un capolavoro superbo».

foto: Wendy van Zyl

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