
Simone Cristicchi si espone a tutto campo sul Corriere in un’intervista concessa ad Aldo Cazzullo: si parla della sua musica, del successo di “Quando sarai piccola” e delle polemiche (pretestuose) che ne sono seguite, di politica e di rispetto.
E si parla, immancabilmente, di spiritualità: «Diciamo che, visto come va il mondo, mi affascina più il mondo invisibile che quello meramente materiale. Oggi vedo più fulminati, che illuminati!», nota l’artista. «Detesto la spiritualità fast-food. La vera ricerca spirituale è una cosa seria, richiede disciplina. Ho un’amica suora di clausura con cui mi piace dialogare su questi temi. Frequento gli eremi perché sono luoghi di sacralità e silenzio, dialogo con preti, filosofi, mistici, cercatori vari, perché sono persone disponibili a discorsi che non si fanno altrove e che, a forza di essere rimossi, sono quasi diventati tabù».
foto: corriere.it