CHIBOK (Nigeria) – Se lo erano ripromesso e l’hanno fatto. Secondo media locali i Boko Haram due settimane prima degli attacchi avevano scritto alle comunità di Chibok, un’enclave cristiana nello Stato di Borno al nord-est della Nigeria, minacciandole di aggressioni. Ed è stato domenica scorsa che gli armati su pick-up e moto sono piombati su cinque chiese cristiane evangeliche durante lo svolgimento del culto e hanno assassinato – sempre stando ai media locali – cinquantuno persone. Tra le cinque chiese cristiane evangeliche attaccate e bruciate fino alle fondamenta la Chiesa dei Fratelli, la Chiesa di Cristo e anche la Deeper Life Bible Church di Kwada, villaggio a circa dieci chilometri da Chibok.
Uomini, donne e bambini falciati da pallottole mentre cercavano di rifugiarsi nella boscaglia dove, stando a voci locali, ha subito cercato rifugio anche chi era stato inviato dal governo a difesa della popolazione. Abitazioni distrutte, scorte alimentari e mezzi di trasporto saccheggiati.
A Chibok erano state rapite le 187 studentesse cristiane, molte appartenenti alla chiesa evangelica dei Fratelli, delle quali non si hanno più notizie. [gp]