Si sono svolte sabato nel castello di Windsor le esequie di Filippo, duca di Edimburgo, consorte della regina Elisabetta, spirato alla soglia dei cento anni (avrebbe tagliato il traguardo a giugno). Nel corso della settimana di lutto nazionale la Gran Bretagna ha ricordato ampiamente (secondo alcuni pure troppo, e anche questo è un segno dei tempi) il ruolo del principe consorte e l’importanza del suo costante sostegno alla Regina, al cui fianco è rimasto per 73 anni.
Tra i dettagli meno noti della sua vita emersi in questi giorni c’è anche il suo profondo interesse per la teologia e la sua notevole conoscenza biblica: a rivelare il risvolto è stato Ian Bradley, docente emerito e scrittore, secondo cui, tra l’altro, il principe Filippo aveva l’abitudine di prendere appunti durante i sermoni e poi investire il predicatore con domande impegnative, dimostrando una valida conoscenza delle Scritture. Sempre secondo Bradley sarebbe da attribuire proprio a Filippo il merito di avere incoraggiato la Regina a inserire dettagli della propria fede nei messaggi natalizi.
foto: premierchristian.news