Il Parlamento spagnolo ha approvato la legge che legalizza eutanasia e suicidio assistito. Contrari i vescovi cattolici che parlano di una legge “contro l’essenza della medicina” ma che – annota La Stampa – non sembrano intenzionati ad alzare barricate per una legge che dai sondaggi risulta ampiamente appoggiata dagli spagnoli.
Naturalmente la normativa prevede che per accedere alla procedura siano necessarie condizioni di salute critiche e richiede l’espletamento di diversi passaggi tecnici, nelle intenzioni piuttosto rigorosi (doppia richiesta a distanza di quindici giorni, illustrazione da parte dei medici delle terapie praticabili a disposizione del paziente); per medici e infermieri è prevista inoltre la possibilità di esercitare l’obiezione di coscienza. La decisione è stata criticata da Vincenzo Paglia, presidente della pontificia commissione Accademia per la vita: «Sofferenza e disperazione vanno prese sul serio. Bisogna prendersene cura: quando non si può guarire, si può stare accanto alle persone, senza abbandonarle. La soluzione non è anticipare la fine naturale della vita».
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