L’addio evangelico alla Regina

By 27 Settembre 2022Esteri, Focus

Quattro miliardi di persone: mezzo mondo ha seguito le esequie della regina Elisabetta II, lunedì scorso, in una giornata che ha concentrato l’attenzione del pianeta sull’asse che corre tra Londra e Windsor, coronamento e conclusione di dieci giornate caratterizzate da occasioni pubbliche e riti dedicati al ricordo della sovrana che ha regnato per settant’anni sul Regno Unito.

Come si conviene a quella che è stata definita l’ultima regina, le cerimonie di commiato si sono susseguite: dal primo saluto a Edimburgo all’omaggio di Buckingham Palace, fino alla cerimonia ufficiale di lunedì nella cattedrale di Westminster e il congedo definitivo nella cappella del castello di Windsor; momenti densi di riferimenti simbolici e religiosi, intervallati da trasferimenti a passo di marcia, vere parate per le strade gremite da inglesi (ma non solo) desiderosi di dare l’ultimo saluto alla loro Regina.

La camera ardente, allestita a Londra nella sede del Parlamento, ha visto sfilare oltre 250 mila persone che, ognuna a modo suo, ha voluto rendere omaggio alla sovrana; la fila è giunta a contare otto chilometri e c’è chi ha atteso 24 ore per poter passare accanto al feretro. A dare conforto alle persone in paziente attesa è stato un gruppo di cappellani e lo stesso arcivescovo di Canterbury ha voluto inviare qualche genere di conforto; diversi prelati a loro volta hanno atteso e cantato con i presenti e perfino re Carlo, insieme ai membri della famiglia reale, si è affacciato alle transenne per stringere mani e ricevere condoglianze.

A Westminster Hall sono passati diversi capi di Stato, giunti a Londra per prendere parte alle esequie. Contrariamente a quanto si poteva pensare, la cerimonia ha avuto una durata modesta (un buon esempio che andrebbe seguito anche alle nostre latitudini) ma non per questo sono mancati i contenuti significativi: gli inni e le letture bibliche erano stati scelti personalmente dalla Regina, e ben rappresentano il senso del congedo di chi può contare sul conforto della fede. Convincente, secondo molti osservatori, anche il sermone di Justin Welby (il testo completo dell’intervento è qui); particolarmente pregnante il finale del messaggio, che prende le mosse da una frase usata nel 2020 dalla Regina stessa: «Il messaggio televisivo trasmesso da sua Maestà durante il periodo di confinamento seguito alla pandemia – ha ricordato l’arcivescovo – si concludeva dicendo: “Ci incontreremo di nuovo”… La speranza cristiana comporta un’aspettativa certa di qualcosa che non vediamo ancora. Cristo è risorto dai morti e offre a tutti la vita, vita abbondante ora e vita con Dio nell’eternità… Tutti affronteremo il giudizio misericordioso di Dio: tutti possiamo condividere la speranza della Regina… Servizio nella vita, speranza nella morte. Tutti coloro che seguono l’esempio della Regina, e si lasciano ispirare dalla fiducia e dalla fede in Dio, possono con lei dire: “Ci incontreremo di nuovo”».

A margine della scomparsa di Elisabetta II sono stati numerosi anche i messaggi di cordoglio; tra questi vanno ricordati le condoglianze della Società biblica, che godeva del patronato della Regina fin dall’insediamento di Elisabetta. «La fede della Regina – ricorda Paul Williams, direttore della Società biblica – ha fatto davvero la differenza per il suo regno e per la nazione. Andava in chiesa più volte alla settimana, pregava e leggeva la Bibbia. La sua fede cristiana è stata la sua guida durante gli alti e bassi della sua vita e per questo ha saputo essere una presenza stabile e duratura nella nostra vita del Paese. Penso che l’eredità della Regina sia il suo esempio di come debbano essere vissuti il vero servizio e il dovere. Tutta la sua vita è stata una vita di servizio. Penso che il ricordo della Regina sarà in linea con queste parole presenti in Proverbi 10.7: “La memoria dei giusti è una benedizione”».

A ricordare la Regina è stato anche Franklin Graham, che ha sottolineato come Elisabetta abbia incontrato molte volte suo padre Billy e gli abbia chiesto spesso consigli spirituali: «Voleva parlare della Bibbia, voleva parlare di questioni di fede. Lei stessa leggeva e poneva domande su quanto aveva letto; voleva il parere di mio padre su un particolare passo… e a volte tenevano insieme uno studio biblico»; inoltre la Regina ha invitato Billy Graham «a predicare per la famiglia reale in diverse occasioni a Windsor e Sandringham», ha rivelato ancora Franklin.

foto: premierchristian.news

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