
Mancano tre settimane all’avvenimento dell’anno, l’incoronazione di Carlo III come monarca del Regno unito e del Commonwealth, in programma per sabato 6 maggio. Mentre il programma viene man mano definito nei dettagli e Buckingham Palace dirama gli inviti ai duemila selezionatissimi ospiti che potranno accedere alla cattedrale di Westminster, la chiesa anglicana si prepara pubblicando un libretto di preghiere quotidiane per accompagnare l’avvicinamento alla cerimonia che avrà, inevitabilmente, un significato “preminentemente spirituale”, dal momento che durante la cerimonia “il monarca esprime le proprie promesse a Dio”.
Sul programma del 6 maggio – che, è stato anticipato, fonderà insieme elementi classici e moderni – torneremo prossimamente, ma di certo c’è curiosità per uno tra i momenti inediti per il grande pubblico, l’unzione del re da parte dell’arcivescovo di Canterbury: il momento, che all’epoca della regina Elisabetta venne celato alle telecamere per ribadirne la solennità, quest’anno dovrebbe essere pubblico, e verrà celebrato ungendo il petto, la testa e la mano del re con un olio proveniente dal Monte degli olivi e aromatizzato con essenze di sesamo, rosa, cannella e arancia. Pare che la composizione sia la stessa usata per l’incoronazione della regina Elisabetta e di coloro che l’hanno preceduta; l’olio, prima di raggiungere Londra, è stato consacrato nella basilica del Santo Sepolcro dal patriarca ortodosso di Gerusalemme, Teofilo III, e dall’arcivescovo anglicano Hosam Naoum.
foto: churchofengland.org