Bibbia nelle scuole, è polemica in Oklahoma

By 9 Luglio 2024Esteri, Focus

«La Bibbia è uno dei libri storicamente più significativi e una pietra miliare della civiltà occidentale, insieme ai Dieci Comandamenti, da prendere come riferimento per uno studio appropriato della storia, della civiltà, dell’etica, delle religioni comparate o altre materie simili»: parte da questa premessa la circolare che chiede alle scuole pubbliche dell’Oklahoma di inserire tra i propri corsi l’insegnamento della Bibbia. A firmarla è Ryan Walters, attuale sovrintendente alla pubblica istruzione dello Stato, un politico repubblicano che nel corso degli anni ha dato prova di posizioni conservatrici piuttosto nette.

La direttiva prevede un “inserimento immediato” dell’argomento nei piani di studio e la sua applicazione è obbligatoria. Immancabili sono scoppiate le polemiche per una norma che prevede «l’insegnamento di soli testi cristiani: questo aspetto potrebbe essere oggetto di un ricorso in tribunale», riferisce il Post.

Il dibattito scaturito dalla questione non ha avuto particolare eco dalle nostre parti: l’ora di religione (cattolica) è presente nell’offerta formativa delle scuole italiane di ogni ordine e grado da quasi cent’anni, anche se da quarant’anni ormai è un insegnamento facoltativo e, a detta di chi la frequenta, le tematiche trattate la rendono molto diversa da un’ora di dottrina cattolica o di cultura biblica.

A proposito di cultura biblica, sarebbe interessante chiedere al soprintendente Walters – cresciuto da genitori assidui frequentatori della Chiesa di Cristo – come mai abbia sentito l’esigenza di precisare che è richiesto di inserire come materia di studio «la Bibbia, che include i Dieci comandamenti», ripetendo più avanti «la Bibbia… insieme ai Dieci Comandamenti»: una formulazione che sarebbe stata doverosa da queste parti, dove la competenza biblica non prospera nemmeno tra i cristiani più convinti, ma che suona quantomeno singolare in un Paese che, come lo stesso Walters conferma, ha visto una significativa influenza della Bibbia “sui fondatori e sui principi fondanti della nostra Costituzione”.

foto: ilpost.it

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