È stata una inedita caccia all’uomo quella che nelle Filippine le forze dell’ordine hanno avviato nei confronti di un pastore evangelico: ci sono voluti sedici giorni e tremila agenti per trovare Apollo Quiboloy, ricercato negli USA con accuse piuttosto infamanti relative a comportamenti intimi a dir poco opachi, addebiti che peraltro il pastore rigetta. L’uomo era barricato in un complesso residenziale che conta una quarantina edifici, e teneva in scacco la polizia grazie a cunicoli e vie di fuga presenti nel comprensorio; si è arreso dopo aver avuto la garanzia che non sarebbe stato estradato negli Stati Uniti.
Quiboloy, 74 anni, ha fondato nel 1985 la KOJC, chiesa del Regno di Gesù Cristo, che oggi conta milioni di membri, raggiunti anche attraverso un network mediatico internazionale; in passato il predicatore è stato anche consigliere dell’ex presidente filippino Rodrigo Duterte.
Le accuse, che Quiboloy considera inventate di sana pianta, risalgono al 2021 e pare lo abbiano irritato così tanto da fargli dichiarare che le varianti Delta e Omicron del Covid 19 erano solo un antipasto di quello che sarebbe successo se le autorità non avessero smesso di molestare “il figlio designato da Dio e il regno”, ossia lui e la sua chiesa.
foto: theguardian.com