La sposa che viene accompagnata all’altare dal padre? La chiesa luterana svedese lancia una polemica sul costume – “estraneo e oltretutto maschilista”, chiosa la Stampa – invalso negli ultimi lustri, chiedendo di tornare al simbolismo classico: «L’usanza svedese prevede che gli sposi camminino insieme lungo la navata della chiesa». Del resto «costumi diversi esprimono cose diverse. Pertanto, è saggio pensare a ciò che vuoi esprimere con il tuo matrimonio», suggerisce il sito della chiesa. Chiesa che, va ricordato, ha approvato da tempo anche il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
«Queste posizioni difettano per me sempre su un punto: la volontà della donna», commenta Assia Neumann Dayan sulla Stampa. «Molte spose hanno semplicemente piacere ad avere il padre accanto». Sia come sia, è curioso notare come i media che riferiscono la notizia riportano senza obiezioni la convinzione che l’usanza sia “hollywoodiana”. La convinzione può albergare in un osservatore nordico, ma un italiano – tanto più di tradizione cattolica – dovrebbe, a ragione o a torto, rivendicare l’uso come ben più antico e attribuirgli più nobili origini.
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