Apprensione, altruismo, ascolto e speranza sono i concetti chiave nel discorso natalizio di re Carlo.
Nel suo secondo messaggio dall’ascesa al trono il re non ha nascosto che il 2024 della famiglia reale inglese è stato un anno di preoccupazioni, irto di problemi medici che anche lui in prima persona ha dovuto affrontare; significativamente il messaggio veniva trasmesso dalla cappella dell’ex Middlesex Hospital di Londra, per comunicare idealmente la vicinanza a chi soffre e a chi si prende cura degli altri. Carlo ha ringraziato quanti «hanno sostenuto me e altri membri della mia famiglia attraverso le incertezze e le ansie della malattia» e non ha dimenticato di rivolgere un pensiero a quanti si pongono al servizio del prossimo «con le loro competenze e per la bontà del loro cuore, spesso pagandone il prezzo».
Il re ha anche ricordato il suo recente incontro con i veterani dello sbarco in Normandia (nel 2024 cadeva l’ottantesimo anniversario) e ha citato «l’esempio di servizio e altruismo che continua a essere di ispirazione di generazione in generazione»; allo stesso tempo ha accennato ai conflitti in corso e alle organizzazioni umanitarie che «lavorano senza posa per portare sollievo».
Il Vangelo, ha ricordato, parla in modo chiaro dei conflitti e “trasmette i valori con cui superarli”. L’esempio di Gesù, “senza tempo e universale”, ci invita a «entrare nel mondo di coloro che soffrono, fare la differenza nella loro vita e portare in questo modo speranza dove c’è disperazione».
Il re ha citato poi le parole di un canto di Natale, “Once in Royal David’s City” per ricordare come Gesù sia sceso sulla terra tra gli ultimi e abbia «trasformato la vita di coloro che ha incontrato, attraverso l’amore di Dio»; questo «è il cuore della Storia della Natività», ha sottolineato.
L’approccio suggerito dal re passa anche attraverso l’ascolto, fondamentale nel racconto biblico: un approccio che aiuta a “rispettare le nostre differenze” e “a sconfiggere i pregiudizi”. Di fronte alla rabbia e all’illegalità vista nei mesi passati anche sulle strade inglesi, il re ha lodato le comunità che si sono ricompattate «per ripristinare non solo gli edifici, ma anche le relazioni. E, ancora più importante, per ripristinare la fiducia» attraverso l’ascolto e la comprensione, per il bene di tutti.
Il messaggio completo è qui.
foto da youtube.com