La first lady svedese? È un pastore protestante. Il Corriere ha dedicato mezza pagina – senza apparenti ragioni di attualità – al curioso caso di Brigitta Ed, 56 anni, moglie del primo ministro svedese, il conservatore Ulf Kristersson, in carica dal 2022.
Pochi mesi dopo la sua nomina, la moglie è stata ordinata ministro di culto luterano; per questo motivo, quando accompagna il marito, si presenta in clergyman (o, visto il caso, clergywoman), con “vistosa croce sul petto” e abito sigillato da un colletto bianco, tanto da far parlare il giornale, non senza qualche ragione, di “first lady in abito da prete”.
Sia come sia, nota la testata, «Birgitta Ed è la personalità pubblica che sta silenziosamente riaffermando, tra le polemiche, con la sua sola presenza, la tradizione cristiana della Svezia, che pareva dimenticata di fronte al proselitismo della crescente e visibile minoranza musulmana»; e se in Francia, «in nome della laicità tutti i simboli religiosi sono vietati nelle scuole» e non solo, in Svezia «un abito palesemente confessionale, cristiano, appare ormai in tutti i più importanti eventi nazionali». Provocando peraltro qualche accostamento piuttosto singolare, come quando, al vertice di Vilnius, la moglie del premier svedese ha posato «esibendo fiera il suo colletto bianco e la croce, accanto all’hijab di Emine Erdogan, moglie del leader turco».
Se poi questa novità si limiti, come probabile, a una curiosità o se davvero rappresenterà “una insperata difesa dei valori tradizionali e dell’Europa cristiana”, lo dirà il tempo
foto: corriere.it