Le Pen e le polemiche su Martin Luther King

By 17 Aprile 2025Esteri

In Francia è giunto al termine il processo a Marine Le Pen, leader del partito di destra Rassemblement National, con la condanna di Le Pen a cinque anni d’interdizione per appropriazione indebita di fondi pubblici. La sentenza prevede la sospensione dell’elettorato passivo alla vigilia delle elezioni e lei, che già pregustava la candidatura alla presidenza della repubblica, ha parlato di ingerenza della magistratura citando Martin Luther King.

«Ha parlato dei diritti civici. E sono proprio i diritti civici e civili dei francesi a essere messi in discussione», ha spiegato Le Pen. Il riferimento al predicatore non è piaciuto a tutti: il presidente della Federazione protestante di Francia, Christian Krieger, ha dichiarato che «tale affermazione costituisce uno sfruttamento indegno dell’eredità di un uomo la cui lotta, il cui pensiero e la cui fede appartengono a un altro orizzonte» in quanto King, «ministro di culto battista, premio Nobel per la pace nel 1964, è stato un instancabile sostenitore della lotta politica non violenta e un instancabile difensore dei diritti civili… Non era la rabbia, ma la fede ad animare la sua lotta. La fede in un Dio che considera tutti gli esseri umani uguali in dignità».

Krieger ha aggiunto che «Martin Luther King non difendeva una causa personale. Egli difese i diritti di coloro che la storia aveva relegato e oppresso dalla società. Non ha respinto nessuno. Si è fatto avanti, ha chiesto il dialogo, ha chiesto amore… Come possiamo quindi non indignarci quando un simile retaggio viene chiamato a sfidare un’applicazione della legge che non è in alcun modo discriminatoria?», ha chiesto il presidente Krieger.

foto: riforma.it

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