Il nome di Butch Wilmore probabilmente sfugge alla maggior parte di noi, ma di certo avete sentito parlare di lui per la sua disavventura a lieto fine: 59 anni, originario del Tennessee, Wilmore è uno dei due astronauti che doveva rimanere in orbita per una settimana e invece è rimasto bloccato nello spazio per 286 giorni. Da lassù, insieme alla collega Sunita Williams, ha lavorato, ha votato per le presidenziali USA (non chiedeteci come il suo voto sia rimasto segreto) e, prima di tornare con i piedi per terra, ha tenuto anche una conferenza stampa. Nell’incontro con i giornalisti (mai il termine “da remoto” è stato più calzante) gli è stato chiesto quali lezione di vita avesse imparato da questo inatteso viaggio di lavoro, e lui ha risposto sottolineando la sua fede cristiana.
«Posso dire in tutta onestà che le mie impressioni su tutto questo si riconducono alla mia fede… nel mio Signore e Salvatore, Gesù Cristo», che «sta portando avanti il suo piano e i suoi scopi per manifestare la sua gloria in tutta l’umanità. Come questo si manifesti nelle nostre vite è significativo e importante; in qualunque modo questo si svolga, sono contento perché ne sono consapevole. Sono consapevole che lui è all’opera in ogni cosa». Wilmore ha aggiunto che «Alcune cose sono positive. Alcune cose a noi non sembrano così buone. Ma tutto lavora in funzione del suo bene, per coloro che vogliono credere».
foto: premierchristian.news
