Scelta in controtendenza della chiesa luterana lettone: no alle donne pastore. La decisione è stata presa dal sinodo nazionale con una maggioranza più che qualificata (77%). La scelta è stata fortemente voluta dall’arcivescovo di Riga Janis Vanags che dal 1993 guida la chiesa lettone non senza provocare qualche imbarazzo nella famiglia protestante europea: Vanags persegue una linea conservatrice in base alla quale si oppone all’aborto e all’eutanasia, mentre incoraggia alla castità gli omosessuali.
Una linea controcorrente rispetto al consesso protestante europeo, storicamente di tendenza liberale (che anche in Italia non ha celato la sua irritazione per questo sviluppo), e nel contempo lo avvicina la chiesa lettone alle posizioni sostenute dalle più diffuse chiese evangeliche del pianeta.
(nella foto del Latvian Institute: veduta della capitale Riga)