In India, a seguito di una petizione di Raphael Cheenath – già arcivescovo cattolico di Cuttack-Bhubaneswar – la Corte suprema «ha ordinato al Governo dell’Orissa di dare risarcimenti più elevati alle vittime cristiane delle violenze scatenate dai radicali indù nel 2008», quando – ricorda l’Osservatore romano nel riferire la notizia – gli estremisti indù scatenarono «una delle ondate persecutorie più violente mai registrate contro la minoranza cristiana in India» provocando decine di morti (38 secondo il governo, 91 per le fonti cristiane), la fuga di 55 mila persone e il saccheggio di 5600 case in 415 villaggi.