L’uscita del nuovo libro di Saverio Simonelli sulla filosofia dei Peanuts è l’occasione per riparlare di Charles Schulz: su Avvenire Alessandro Zaccuri ricorda il «dichiarato cristianesimo di Schulz, che in una fase della sua vita svolse un ruolo molto attivo in una congregazione evangelica»; «reduce di guerra – conferma Elisa Buia Rutt sull’Osservatore romano – era entrato nella Church of God, una comunità cristiana militante e fervida, di cui, per alcuni anni, si era impegnato a rendere testimonianza in ogni ambito della vita. Il suo rapporto con la fede variò però nel corso del tempo, assumendo forme intime, private; abbandonate le prediche infervorate, Schulz trovò più consona una riflessione silenziosa e solitaria», esprimendo «una visione religiosa della vita, dove i suoi piccoli protagonisti sintetizzano a parole l’inadeguatezza, la piccolezza dell’umano di fronte al mistero che li trascende».