
RIO DE JANEIRO (Brasile) – Il Brasile sarà pure il Paese delle 5 S (sex, samba, sun, soccer, sand) ma sarà guidato da chi saprà convincere gli elettori evangelici. Siamo alle battute finali di una campagna elettorale ricca di colpi di scena: il nuovo presidente del Brasile verrà eletto domenica o al più tardi il 26 ottobre, giorno del ballottaggio.
Il testa a testa è tra due donne, Dilma Rousseff , attuale presidenta che punta alla rielezione e Marina Silva, ex ministro dell’Ambiente del governo Lula.
Gli altalenanti sondaggi prevedono la vittoria di Rousseff, al secondo turno. Ma saranno i voti dei fedeli delle Chiese evangeliche a determinare il risultato finale: 42 milioni di seguaci, il 22,2% della popolazione. Una comunità di peso, la più grande del mondo. […]
La forza delle Chiese evangeliche è cresciuta sensibilmente: basti pensare che dal 2000 al 2013 il cattolicesimo ha perso – secondo Latinobarometro – il 13% di fedeli in un Paese, il Brasile, che con 130 milioni di battezzati, è il più cattolico del mondo. Nello stesso periodo gli evangelici sono cresciuti al ritmo vertiginoso del 60 per cento.
di: Roberto Da Rin
da: Il Sole 24 Ore (articolo completo)
data: 1/10/2014