
ALEPPO – Ad Aleppo il voto presidenziale con cui Assad punta a perpetuare il suo potere si è svolto con i quartieri centrali sottoposti al lancio intenso di missili e dopo che in tutta la città era stata interrotta di nuovo la fornitura idrica. «Da due giorni siamo di nuovo senz’acqua» riferisce all’Agenzia Fides l’arcivescovo armeno cattolico Boutros Marayati, dalla residenza patriarcale che alle 13.30 di martedì scorso è stata colpita da uno dei missili piovuti sulla città» […]. Secondo l’arcivescovo il lancio di missili intensificatosi nelle ultime giornate non puntava a colpire obiettivi mirati, ma piuttosto a contrastare l’afflusso dei votanti ai seggi elettorali.
Secondo le fonti ufficiali, Bashar el Assad è stato rieletto Presidente con l’88,7 per cento dei suffragi. Secondo le stesse fonti hanno partecipato al voto del 3 giugno (definito “una farsa” dall’opposizione) 11,6 milioni di siriani. Dei due candidati concorrenti, Hassan al-Nouri ha raccolto il 4,3 per cento dei voti e Maher al-Hajjar il 3,2 per cento. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti dell’uomo – organizzazione vicina all’opposizione con base a Londra – i colpi di arma da fuoco esplosi a Damasco e Aleppo per esultare dopo l’annuncio della vittoria scontata di Assad, hanno provocato almeno tre morti e venti feriti.
da: Agenzia Fides
data: 5/6/2014)
(nella foto del 2011 di Wikicommons: Aleppo antica dalla Cittadella)