Chi ha sfogliato il Corriere, mercoledì, sarà rimasto colpito da un titolo a tutta pagina: “Sul ring un pugno in testa mi ha distrutta per un anno. Sono risorta grazie alla Bibbia. Per me conta solo vincere”. A parlare è Chiara Dituri, trent’anni, insegnante e pugile pugliese trapiantata negli USA; l’intervista di Viviana Mazza anticipa l’uscita di un documentario sulla donna, intitolato La santa di Brooklyn, e racconta la passione di Dituri per il pugilato.
Una passione che si scontra, a un certo punto, con un serio infortunio, una commozione cerebrale che la tiene ferma in casa per un anno. «Il mio corpo era totalmente distrutto», racconta. «Non avevo speranze, non credevo a nessuno e non credevo che sarei migliorata. Era la fede l’unica cosa che avevo in quel momento». Una fede che Dituri proclama a modo proprio: «La pugile porta la Bibbia nel borsone quando va in palestra. Sulla gamba destra ha un tatuaggio che dice: “Posso fare ogni cosa grazie a Cristo che mi dà la forza”».
foto: corriere.it