Essere altruisti

By 20 Giugno 2014Spazio libri

Che cos’è, esattamente l’altruismo? Un’intenzione o la sua realizzazione? Deve per forza essere un sacrificio oppure può – o, magari, dovrebbe – provocare una sensazione di appagamento in chi lo pratica? Domande su cui concentra l’attenzione Alberto Voci, docente di psicologia presso l’Università di Padova, che al tema ha dedicato un agile ma significativo volumetto, Essere altruisti. Sì, perché “aiutare gli altri a stare meglio” è una questione seria; dietro a un concetto apparentemente elementare si dipana un meccanismo complesso che coinvolge la persona a 360 gradi: la percezione, le intenzioni, gli obblighi sociali e perfino la sua spiritualità.

Tra altruismo ed egoismo, paradossalmente, il confine è piuttosto labile: d’altronde l’altruismo è una motivazione, il desiderio di «essere di beneficio per un’altra persona, senza l’aspettativa di ricevere in cambio alcun tipo di ricompensa», e le motivazioni «non sono necessariamente esplicite e consce»: si può trattare di un “aiuto altruistico” (ossia «rivolto principalmente al benessere dell’altro»), ma anche di un “aiuto egoistico” (quando si ha in mente «principalmente il proprio benessere»), un “comportamento prosociale” (un «beneficio per altre persone e per l’intero sistema sociale») o una semplice “cooperazione” per il bene comune. Fin da bambini mostriamo comportamenti altruistici “precoci e spontanei”, e questo suggerisce «una predisposizione al comportamento di aiuto», condizionato poi dalle cosiddette norme sociali e rinforzato da variabili fondamentali come l’empatia e la preoccupazione per il benessere altrui.

Gli esperti si interrogano da tempo sull’origine interiore di questo comportamento: gli esseri umani «agiscono sempre e comunque cercando di incrementare il proprio benessere» in preda a un edonismo psicologico, oppure «possono essere coinvolte anche altre motivazioni, ma l’obiettivo finale… è la ricerca del benessere altrui»? Quasi sempre, riconosce l’autore, nella vita di tutti i giorni ci poniamo a metà strada tra questi due estremi: i toni della realtà quotidiana sono sfumati, e le componenti di altruismo ed egoismo, consapevolezza e inconsapevolezza, ricerca del benessere personale e collettivo si mescolano.

La prospettiva del saggio di Voci è sostanzialmente laica, ma l’autore riconosce che l’altruismo praticato sulla scorta di una convinzione superiore «si differenzia dalle altre per la sua valenza puramente e incondizionatamente altruistica». E, aggiunge, nonostante risulti «molto lontano dalla nostra esperienza quotidiana» e non sia facile «trascendere il proprio sé individuale… vale la pena iniziare a percorrere il cammino, quel percorso che inizia dall’attitudine egoistica ed egocentrica che caratterizza molti di noi e conduce fino alla realizzazione di una mente aperta, accogliente e compassionevole»: anche in assenza di citazioni esplicite, non si può non riconoscere una chiara assonanza con l’esperienza cristiana. Bimillenaria eppure perfettamente attuale.

Essere altruisti
Autore: Alberto Voci
Anno: 2014
Pagine: 128
Prezzo: € 11

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